Francia – L’armonia di Toulouse tra passato e presente

Francia – Nel Languedoc-Roussillon vicino alla frontiera spagnola
Francia – Nelle terre dove si consumò la tragedia degli eretici catari

La piazza principale di Toulouse, su cui si affaccia una delle chiese romaniche più importanti di Francia, è cosparsa delle lucine blu che delimitano le piste degli aeroporti. La città è infatti sede dell’Aérospatiale, la patria del Concorde e la fabbrica degli Airbus. Agli aerei deve pertanto la sua ricchezza attuale: quelle lucine sono un grazie per l’occupazione e per l’indotto che quell’industria produce. Ma sono anche un segno della capacità di sottolineare il senso del tempo che passa e del presente che si sovrappone al passato.
Il sud della Francia, di cui propongo un itinerario nella regione del Languedoc-Roussillon, offre una ricchezza immensa di natura, storia, arte e cultura, ma ospita pure grandiose officine dove vengono costruiti gran parte degli aerei che solcano i cieli del mondo intero. Non si tratta di un caso, ma di una tradizione verso l’innovazione che affonda le sue radici nella storia.
Nel XIII secolo Toulouse era considerata una delle città più importanti d’Europa dopo Roma e Venezia. La spietata crociata indetta nel 1209 da Papa Innocente III contro gli eretici albigesi con l’appoggio dei signori del nord, interessati a conquistare il sud, pose fine alla dinastia dei Raymond, che avevano garantito quattro secoli di prosperità.
Nel Cinquecento la città tornò ad essere famosa nel mondo perché depositaria del segreto dell’ “oro blu”: il pastel, una pianta il cui fogliame macerato e lavorato dava una tintura azzurra indelebile, che un secolo più tardi sarà sostituito dall’indaco proveniente dalle Indie e dalle Americhe.
Già i romani, Carlo Magno, Francesco I ed Enrico IV avevano accarezzato l’idea di collegare l’Atlantico al Mediterraneo, ma questo folle progetto fu messo in pratica a Toulouse da Pierre-Paul Riquet (1604-1680), un uomo ricco e geniale. Gli scavi iniziarono nel 1667. Furono realizzati a mano da 12 mila uomini sul tragitto dei 241 km che dividevano la città dal Mediterraneo. Il Canal du Midi, largo 19 metri con un’ottantina di chiuse, capolavoro dell’ingegneria idraulica, fu inaugurato nel 1681. Una flotta di 24 imbarcazioni trainate da cavalli compì il viaggio inaugurale. Quest’opera diede un forte impulso all’economia del sud della Francia, stimolando un intenso traffico di vino, grano, olio, spezie, tessuti e altri prodotti. Rimaneva però incompiuto il romantico sogno di Riquet di navigare tra i due mari. Perché si realizzasse si dovrà attendere fino al 1856 quando attraverso un’altra opera ciclopica, il Canal de la Garonne, Toulouse veniva collegata all’Atlantico. Era il trionfo della modernità. Eppure pochi anni più tardi con l’avvento dei collegamenti ferroviari i due canali apparvero all’improvviso vie di comunicazione lente e ormai antiquate.
Ma il fuoco dell’innovazione non si spense e pochi anni dopo, nel 1870, un altro pioniere, Clémonet Ader, poneva le basi per il futuro dell’industria aeronautica con la costruzione a Toulouse di aerostati e dirigibili. Nel 1918 Pierre Latécoère costruì un velivolo per l’esercito francese impegnato nella prima guerra mondiale. Da Toulouse vennero stabiliti collegamenti aerei postali con l’Africa e le Americhe. Venivano poste le basi per la nascita di un’industria che negli anni Cinquanta produsse il Caravelle, uno dei primi aerei a reazione per voli internazionali di linea. Dagli stabilimenti di Toulouse il 2 marzo 1969 prese il volo il Concorde, primo e unico aereo supersonico per viaggiatori. Oggi dagli stabilimenti dell’Aérospatiale escono i prestigiosi Airbus, frutto di un consorzio tra ditte francesi, inglesi, tedesche e spagnole, che contendono il mercato all’americana Boeing. Decine di migliaia di persone ogni anno visitano questi stabilimenti come se si trattasse di un parco divertimenti e gli accompagnatori non mancano di mettere in evidenza i pregi delle creature francesi rispetto a quelle del concorrente d’oltre Oceano.