Danimarca – Tra paesaggi marini selvaggi e una campagna armoniosa
Danimarca – Alla scoperta dei vichinghi e del castello di Amleto
La Danimarca non figura certo tra le mete turistiche più gettonate, salvo la sua capitale Copenhagen, che viene invece spesso proposta come destinazione per un fine settimana. Eppure è un paese che merita di essere visitato per le sue bellezze naturali (un mare selvaggio e paesaggi agricoli armoniosi illuminati dalla suggestiva luce del nord), per la sua offerta culturale (ville e castelli immersi nel verde, villaggi pittoreschi dove si ha l’impressione che il tempo si sia fermato) e per l’atmosfera tranquilla, piacevole, senza stress che si nota a partire dalla sua capitale. L’estate è certamente il momento ideale per visitare questo paese. Per la maggior parte dell’anno infatti i danesi vivono con la luce artificiale. Con l’arrivo della bella stagione ogni occasione è buona per stare all’aperto. Lo si nota soprattutto nella capitale, dove le vie del centro storico nelle giornate miti e soleggiate si affollano. Ma Copenhagen è anche indicativa dell’atmosfera che si respira in tutto il paese: una vita rilassata ma al tempo stesso febbrile. La guida verde Michelin definisce la capitale “un affascinante centro urbano di provincia con l’atmosfera di una capitale”. I danesi sono considerati dagli scandinavi i meridionali del nord. Sono un popolo simpatico, aperto, egualitario e non violento. Durante la seconda guerra mondiale, nonostante fossero occupati dai tedeschi, riuscirono a favorire la fuga degli ebrei in barca verso la neutrale Svezia, salvando loro la vita. Sono stati i primi a riconoscere il matrimonio tra gay già nel lontano 1989. In Danimarca è difficile diventare molto ricchi, a causa delle tasse elevate. In compenso la previdenza sociale è talmente sviluppata che la miseria è altrettanto rara. L’inno nazionale non canta di battaglie, di martiri, di eroi, ma intona “Det er et yndikt land”, che significa “questa è una terra meravigliosa”. I tifosi di calcio cantano: “Siamo rossi, siamo bianchi, siamo la dinamite danese”. Se vincono sono allegri e bevono. Se perdono sospirano
e bevono, ma non hanno mai provocato il minimo incidente. I danesi sono fieri della loro identità: sono infatti moltissime le case dove sventola la bandiera nazionale. Alla richiesta, posta da un recente sondaggio, di quantificare la propria felicità in una scala da 1 a 10, gli abitanti di questo paese hanno espresso la votazione massima tra diverse nazioni europee, con ben 8,3
punti. La loro soddisfazione si basa su un’economia fiorente, sul moderato tasso di disoccupazione, su stipendi elevati, su eccellenti servizi sociali in termini di abitazioni, ospedali e scuole, sull’efficienza dei trasporti pubblici e sul basso livello di criminalità. E si trattava soltanto dell’ultima di una serie di indagini condotte negli ultimi due decenni. Anche le precedenti hanno dimostrato come i danesi siano insolitamente soddisfatti di ciò che la vita riserva loro. Sono la monarchia più antica d’Europa ed il loro legame con la regina Margherita sembra sia ottimo. Su di lei in Danimarca si ripete da anni una
battuta che rende bene l’idea: se un giorno la corona dovesse scomparire, Margrethe sarebbe eletta presidente della Repubblica. La tradizione alla quale la sovrana appartiene conferma la sua democraticità, che si manifesta anche nella semplicità dell’aspetto. D’altra parte Margherita è una donna impegnata, intelligente e colta: ha conseguito ben quattro lauree universitarie.