Slovacchia – Con Bratislava amore a prima vista

Ungheria – Le città e i villaggi, la corona di Budapest
Ungheria – In campagna tra chiese e castelli

Sono arrivato a Bratislava in Slovacchia una calda sera di tarda estate ed è stato amore a prima vista. È una di quelle città che ti affascinano: pur non possedendo monumenti di eccezionale valore, è vivace, offre un gradevole centro pedonalizzato ricco di storia e di magnifiche bellezze architettoniche, animato dalla presenza di molti giovani che affollano i numerosi locali a tutte le ore del giorno e della notte. A Bratislava bere birra è un’abitudine per le persone di ogni età. La si gusta a colazione, a pranzo e a cena ed è molto difficile convincere gli slovacchi che sorseggiare un caffé possa essere altrettanto piacevole. L’architettura della città, differente dallo stile classico di Praga, è costituita da edifici gotici, barocchi e rococò. Il grigiore del periodo comunista è stato cancellato da un crescente benessere che attira le giovani generazioni. La città sembra ormai totalmente integrata nell’Europa più moderna, grazie anche alla vicinanza con Vienna, che dista solo 60 chilometri. Molti viaggiatori già nei secoli scorsi visitavano Bratislava per il Grand Tour, perché si trovava sulla via per o da Praga, Budapest e Vienna. Oggi un numero sempre maggiore di turisti ha scoperto che la città è una meta di grande valore. Eppure questa capitale stenta a scrollarsi di dosso il complesso della sorella minore rispetto alla vicina Praga. La sua visita, sebbene si trovi in Slovacchia, si inserisce perfettamente nell’itinerario in Ungheria, trovandosi a poca distanza da alcune delle mete più interessanti del viaggio. Oltre che città-simbolo dell’hockey su ghiaccio (la nazionale slovacca è stata campione del mondo nel 2002), tra giugno e settembre Bratislava diventa anche una capitale internazionale della musica, grazie al prestigioso Summer Cultural Festival, inaugurato nel 1975 e molto cresciuto nel corso degli anni, tanto che oggi conta 200 spettacoli su più di 20 palcoscenici, un cast di oltre 1500 persone provenienti da venti Paesi e attira oltre 70 mila spettatori.
La posizione della città sul confine di tre Paesi è una delle cause del suo travagliato passato. Bratislava è stata infatti costantemente contesa tra Austria e Ungheria e anche i re polacchi avanzarono talvolta pretese. La rivalità tra Austria e Ungheria continuò fino al 1526, quando i turchi sconfissero gli ungheresi e occuparono Buda. Il regno di Ungheria fu così annesso alla casa degli Asburgo e nel 1536 Bratislava (che allora si chiamava Pressburg) divenne la capitale d’Ungheria. Ecco un altro motivo per cui questa visita si inserisce bene nell’itinerario ungherese. La città fu capitale del regno d’Ungheria per oltre due secoli, fino al 1784 con il nome magiaro di Pozsony. La Dieta ungherese si riunì a Bratislava fino al 1848 e anche l’autorità religiosa risiedette fino al 1820 nella vicina Trnava. Per tornare ad essere capitale, Bratislava dovette attendere il 1992, quando, dopo la caduta dell’impero sovietico (1989), la Cecoslovacchia si divise in due Stati indipendenti: Cechia e Slovacchia di cui Bratislava è la capitale.Sono alcuni antichi palazzi e l’atmosfera che si respira per le strade la maggiore attrattiva del centro storico di Bratislava, in gran parte pedonalizzato. Un’area non grande, che si può visitare a piedi perdendosi nelle anguste stradine del centro e visitando i numerosi palazzi e musei, tra cui il duomo di San Martino, che per secoli ha fatto da scenario alle cerimonie di incoronazione dei sovrani ungheresi. Salendo all’imponente castello (in via di restauro), da dove si gode una splendida vista sulla città, si possono visitare gli interni che ospitarono la corona ungherese nel periodo in cui Bratislava fu capitale del regno magiaro.

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