Tra medioevo e rinascimento

Dopo la proposta imperniata sulla regione del Chianti , rimaniamo in Toscana, ma ci spostiamo a sud di Siena. La gita dura unagiornata in partenza da Firenze.
Prendete la superstrada che collega Firenze a Siena e uscite a Monteriggioni, prima tappa del nostro itinerario. E’ uno dei borghi medievali più affascinanti della Toscana. Adagiata su una dolce collina della campagna senese, Monteriggioni appare già da lontano con le sue mura che si stagliano nel cielo e che racchiudono un minuscolo villaggio costruito attorno a un’unica via, a cui si accede da due porte.
Raggiungete, a una trentina di chilometri a sud di Siena, l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, immersa in un raro bosco di cipressi. Il monastero benedettino in mattoni rosa fu fondato nel Trecento. E’ famoso per i magnifici stalli cinquecenteschi del coro e per lo straordinario ciclo di affreschi di fine Quattrocento, dipinti da Luca Signorelli e da Sodoma, che narrano la vita di san Benedetto. Passando per il piccolo borgo agricolo di Buonconvento, situato sull’antica via Cassia, a una ventina di chilometri scorgerete da lontano Montalcino con la sua cinta muraria del Duecento e la rocca trecentesca, famoso in tutto il mondo per il suo straordinario vino, considerato uno dei più prestigiosi d’Italia. Ogni autunno, in occasione della Sagra del tordo, i quattro quartieri del borgo si sfidano in una gara di tiro con l’arco in piazza del Popolo, davanti all’austero Palazzo Comunale del ‘200.
A una decina di chilometri a sud di Montalcino si trova la suggestiva abbazia benedettina di Sant’Antimo, che sorge nei campi tra gli ulivi e i cipressi in un tipico angolo di campagna toscana. Costruita nel XII secolo, costituisce un bell’esempio di stile romanico. Risaliamo circa 35 chilometri in direzione nord ovest per raggiungere l’incantevole Pienza, adagiata anch’essa su una collina che si erge sull’armoniosa campagna. E’ famosa soprattutto per la sua piazza centrale, considerata un esempio perfetto di unità stilistico-urbanistica del Rinascimento. Quando Enea Silvio Piccolomini, nativo di Pienza, uomo di lettere e di grande cultura umanistica, venne eletto pontefice nel 1458 affidò all’architetto fiorentino Bernardo Rossellino, allievo dell’Alberti, il progetto utopico di creare una “città ideale” dell’Umanesimo. Capolavoro del Rossellino è considerato il Palazzo Piccolomini, che si affaccia sulla piazza e propone uno dei primi giardini pensili, da cui si gode una splendida vista sul vasto scenario della valle dell’Orcia.
Il nostro itinerario si conclude a Montepulciano, un’altra incantevole cittadina tipicamente rinascimentale, che diede i natali a uno dei più squisiti poeti del tempo: Angelo Poliziano, grande amico di Lorenzo il Magnifico. Passeggiando per le vie del centro storico rimarrete affascinati dagli splendidi palazzi, opera del Michelozzo e del Sangallo. Giunti in Piazza Grande non mancate di salire sulla torre per godere un panorama indimenticabile sulla città e i suoi dintorni. Terminata la visita, prima di dirigervi verso l’autostrada del sole per rientrare a Firenze, visitate ai piedi della collina la chiesa della Madonna di San Biagio, capolavoro di Antonio da Sangallo.

Sulle strade del Chianti

La Toscana è una regione che conosco molto bene, perché ho studiato a Firenze e da allora vi torno una o più volte ogni anno. Vi propongo un itinerario circolare di una giornata nei suoi dintorni. Prevede la visita della regione del Chianti, con una brevissima puntata a Siena, da raggiungere il mattino come prima tappa. Seguendo la veloce superstrada ci impiegherete meno di un’ora. Quando arrivate parcheggiate nei pressi dello stadio (è indicato), dove troverete certamente posto. Seguendo il corso principale arriverete in Piazza del Campo, sostando magari per un caffé alla pasticceria Nannini, quella della famiglia della cantante, dove potrete acquistare il famoso panforte. Rimarrete incantati da questa piazza del Trecento, una delle più suggestive d’Italia e del mondo, dove ogni anno si svolge il palio. Proseguite fino alla cattedrale, dove si ammira l’incredibile pavimento del XV e XVI secolo, recentemente restaurato e unico al mondo: presenta 56 riquadri di marmo che raffigurano personaggi mitici, eseguiti a graffito o a intarsio. Apprezzerete anche il pulpito di Nicola Pisano del Duecento e la Libreria Piccolomini affrescata dal Pinturicchio nel Cinquecento. Di Siena avrete avuto solo un assaggio, quanto basta per avere voglia di tornare a visitare meglio questa splendida città.
Lasciamo Siena in direzione di Castelnuovo Berardenga, dove avremo un primo assaggio della splendida regione del Chianti. L’armonia delle dolci colline, la miscela dei verdi scuri dei cipressi, di quelli vivaci della vigna e argentei degli ulivi, il fascino dei borghi medievali, dei castelli, delle abbazie vi stregheranno e nelle giornate buie dell’inverno vi torneranno alla mente questi paesaggi incantati, che non esistono solo in cartolina. Passando per San Gusme, un villaggio agricolo costruito interamente in pietra, giungerete al castello di Brolio, che dall’XI secolo appartiene alla famiglia Ricasoli, noti produttori di vino. Dalle mura, opera di Sangallo, godrete di una vista straordinaria. Proseguendo verso nord, passando per il suggestivo Castello di Meleto (proprietà privata), giungerete a Badia a Coltibuono, un’abbazia dell’XI secolo situata in un paesaggio isolato e montano, dove si produce ottimo olio e vino. Il nostro itinerario prosegue lungo la cosiddetta Via Chiantigiana e attraversa tre incantevoli borghi medievali: Radda in Chianti, Castellina in Chianti (famosa la Via delle Volte: quasi interamente ricoperta, addossata alle mura, permetteva di fare il giro della roccaforte a cavallo) e Greve in Chianti con la sua graziosa piazza a forma di imbuto. Proseguite in direzione ovest per Montefioralle, un piccolo gioiello, dove vi consiglio di percorrere la via principale a ferro di cavallo. Il nostro itinerario si conclude nella splendida abbazia romanica di Badia a Passignano, passando dalle zone di produzione del vino toscano più prestigioso: il Solaia di Antinori.